Venerdì 3 dicembre, alle 17.00, presso la
Biblioteca Centrale Ragazzi di Roma, si è inaugurata la presenza di Settenove alla fiera Più libri più liberi. L’incontro è stato un intreccio di storie avvincenti e accadimenti reali, attraverso il dialogo tra un albo illustrato e un romanzo. Così
Beaver, come Castoro e
Il filo della speranza si sono incontrate tramite le rispettive autrici,
Serena Ballista e
Guia Risari, moderate dall’autrice tv
Emilia Zazza. È stato un incontro di riflessione e confronto su diversi temi fondamentali, come la resistenza, la storia, il coraggio, la lotta, la solidarietà e la libertà. Quest’ultima è stata il tema centrale dell’edizione di quest’anno della
Fiera nazionale della piccola e media editoria che ha avuto luogo ne La Nuvola dell’EUR.
Il 4 dicembre, giorno in cui La Nuvola ha aperto le sue porte al pubblico, è stata inaugurata la mostra delle illustrazioni di
Martina Paderni, tratte dall’ultima novità di Settenove
Beaver, come Castoro, scritto da
Serena Ballista. La mostra ha avuto luogo nello Spazio Ragazzi per tutta la durata della fiera, e ha visto passare persone di tutte le età che si sono fermate per leggere, dialogare e osservare. Uno spazio che ha accolto la narrazione, da parte dell’autrice, della storia di
Simone De Beauvoir a bambini e bambine, ragazzi e ragazze.
Il giorno successivo, l’illustratrice Martina Paderni ha organizzato un
laboratorio creativo in cui bambini e bambine hanno costruito la loro maschera a forma di castoro, perché tutti e tutte trovino e riconoscano «Il Beaver che c’è in me!». Creare il castoro insieme, ha significato anche comprendere la possibilità che abbiamo di porci trasversalmente alla corrente; nella storia tale possibilità si è realizzata in necessità! Così piccoli e piccole si sono trovati tra le loro mani il senso della vita e della riflessione della storia di Simone De Beauvoir.
Oltre a laboratori e letture, la fiera è stata un momento importante per la relazione e il confronto. Non solo tra case editrici, lettori e lettrici, ma soprattutto tra curiosi e curiose. C’è chi si è avvicinato perché catturato dalle immagini, chi dalle storie, chi dai colori e chi dal progetto di Settenove. Parte importante è stata vedere bambini e bambine che si sono fermati a sfogliare albi perché attratti dalle illustrazioni o perché hanno riconosciuto un testo che già conoscevano. «La bellezza salverà il mondo» diceva un certo signore dall’accento russo, e la curiosità di questi bambini ne è la testimonianza.
Sono state giornate intense, ricche di incontri, racconti e ascolto. La fiera è stata un’occasione preziosa per mettere al centro la riflessione, il bisogno di fermare il tempo per entrare in contatto con la Storia e le storie, che con il loro cammino, spesso incidentato, hanno dato forma a ciò che siamo oggi. La consapevolezza storica, insieme alla capacità di ascolto, è uno degli strumenti che ci permette di entrare in relazione con l’altro, superando pregiudizi e stereotipi: il cambiamento comincia da piccoli libri e da piccole orecchie pronte ad ascoltare.