Un reportage sulle donne che raccolgono e confezionano il cibo che arriva sulle nostre tavole. Il racconto si snoda in tre paesi affacciati sul mare Mediterraneo, Italia, Spagna e Marocco, tra i maggiori esportatori di ortaggi e frutta in Europa e nel mondo. Qui, le braccianti, non solo sono pagate meno degli uomini e costrette a turni estenuanti, ma vengono molestate sessualmente, ricattate, subiscono violenze verbali, fisiche e stupri.
Nelle pagine, le vite delle molte lavoratrici che i media ignorano: la sopravvivenza quotidiana, la resistenza alla violenza, il coraggio delle denunce che, malgrado gli sforzi, cadono nel vuoto.
Il libro è il risultato di un lavoro di inchiesta e documentazione durato più di due anni, con oltre centotrenta interviste a lavoratrici, sindacalisti e associazioni.
Riconoscimenti
Al tema è collegata l’inchiesta realizzata in tedesco, inglese e spagnolo, uscita in Germania su BuzzFeed e Correctiv. Il progetto legato a Oro rosso, nelle sue varie fasi, ha ricevuto i seguenti riconoscimenti internazionali:
-2019 Diederichsen (Germania), primo premio
-2019 Henri Nannen Award (Germania), primo premio
-2018 Georg von Holtzbrinck Preis (Germania), primo premio
-2018 Otto Brenner Preis (Germania), primo premio
-2018 Deutsche Reporterpreis (Germania), finalista
-2018 Medien Lowin (Austria), finalista
-2017 Volkart Stiftung Grant (Svizzera)
-2016 The Pollination Project Grant (USA)
Le foto legate all'inchiesta hanno ricevuto menzioni speciali:
-Tokyo International Photo Awards
-International Photography Awards
-ND Awards
-Moscow International Photo Awards
-Lugano Photo Days
-Photography Festival
«Questa violenza mortifera e mortale è espressione diretta, prodotto sociale e organico del rapporto di classe tra uomini e donne»
(Paola Tabet)