Cloe ha sei anni, racconta storie che la sua mamma trascrive al computer e ha una grande passione: Spiderman!
E la cartella del suo personaggio preferito che ha scelto per cominciare la prima elementare. La reazione di tutti si riassume in un'unica noiosissima frase: «Ma è da maschi!».
Intorno a lei, il mondo della scuola, dei giocattoli e persino degli inviti alle feste di compleanno è rigidamente diviso tra maschi e femmine. Il libro affronta varie tematiche legate agli stereotipi, alla graduale consapevolezza della propria identità di genere ma anche al confronto tra i bambini e una realtà sempre più multiculturale: il problema dei giocattoli sessisti, la percezione delle coppie omosessuali da parte dei bambini, la distanza tra la varietà sociale e culturale che la bimba incontra e il mondo patinato ritratto nei libri per l'infanzia.
Cloe racconta in prima persona la realtà che ha intorno, affiancata e incoraggiata dai suoi genitori che con semplicità e chiarezza la aiutano a smontare i meccanismi di rigida opposizione tra maschi e femmine che feriscono Cloe e il suo desiderio di libertà, autonomia e conoscenza. Non le sfuggono i riflessi sessisti nelle parole impiegate dagli adulti e nemmeno lo sfruttamento del corpo femminile nei programmi televisivi o nelle immagini pubblicitarie. Ne esce un libro di narrativa ricco di numerosi spunti di identificazione per i bambini e di riflessione per gli adulti.