La sera del sabato 25 settembre, presso il Teatro comunale di Cagli, bambini e bambine, adulti e adulte, hanno cenato in un posto magico e ordinario insieme: un’osteria. Ma cos’ha di magico questa osteria? Al posto delle pareti, ci sono state scintillanti ed esplosive illustrazioni di Massimiliano Di Lauro; al posto del cibo quotidiano, Daniele Bergesio ha cucinato le emozioni. Com’è possibile tutto ciò?
Con la collaborazione di Monica Martinelli e Settenove, tra recitazioni e canzoni dal vivo, Bergesio ha impiattato le nostre esperienze quotidiane, che si sono rivelate straordinarie grazie all’ironia mista a commozione, alla pittura mista a collage di Di Lauro. Si è trattato di uno spettacolo in cui, come quando cuciniamo un piatto per la prima volta, si sono preparati gli ingredienti, li abbiamo mescolati in modo alchemico e li abbiamo ingeriti provando sorpresa, piacere, divertimento, commozione. L’esperienza che regala il cuoco è così straordinaria, che pure grandi personalità del passato fanno la fila per assaggiare le sue opere.
Protagonista speciale è stata la fantasia, che ha preso vita grazie alla voce e alle illustrazioni degli autori. Il racconto è stato illuminato dalle illustrazioni live proiettate in diretta sul telo che faceva da sfondo alla sala d’osteria: un tavolo in legno apparecchiato con tovaglia a quadri bianchi e rossi, una sedia, bicchiere da osteria, caraffa d’acqua, piatto, forchetta e coltello. In questo spazio abbiamo assaggiato «tempesta di spaghetti attorcigliati», «salsa di broncio», «fette di volontà abbrustolite», «spensieratezza al ragù di sovrappensiero» e tante altre pietanze. Se è vero che siamo ciò che mangiamo, come diceva il filosofo Feuerbach, allora abbiamo mangiato la vita, dunque noi stessi. Così si realizza uno dei trucchi magici più sorprendenti: la coincidenza tra pensiero e corpo. Le nostre paure, riflessioni, i dubbi e le emozioni quotidiane diventano piatti che ci nutrono e ci ricordano chi siamo. Per questo, anche le lacrime sono importanti, anzi, sono indispensabili. Non a caso, sono l’ingrediente segreto del nostro cuoco: ogni giorno cerca le lacrime migliori in giro per la città e, rientrato in cucina, le aggiunge ad ogni pietanza come tocco finale. Che siano lacrime di gioia o di tristezza, poco importa, la cosa fondamentale è condividerle, e lo spettacolo è stato uno dei momenti che ci ha permesso di farlo.
Il libro, pubblicato nel 2020 e promosso in numerosi laboratori e attività nelle librerie e nelle scuole, ha visto le illustrazioni originali esposte alla Mostra degli illustratori di Bologna Children’s Book Fair 2021 e in diversi musei del Giappone. È appena stato tradotto in Russia da Gorodets Publishing.
Redazione web