Sara Marini e
Elisabetta Serafini hanno pubblicato un articolo sulla rivista
novecento.org, una rivista online di
didattica della storia progettata e gestita dall’Istituto nazionale Ferruccio Parri – Rete degli istituti per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea e dai 68 istituti ad esso associati. L’articolo riporta le considerazioni sul seminario
Scuola libera tutt*. Libri, esperienze e Storie per crescere liber*, tenutosi tra il
27 e il
28 aprile 2021, organizzato dalla
Società Italiana delle Storiche e da
SCoSSE.
Il seminario è stato pensato come luogo di riflessione a più voci sull’adozione della
prospettiva di genere nella
relazione educativa, con specifico riferimento all’insegnamento della
storia. Da qui, un invito da parte delle organizzatrici a continuare a ragionare e confrontarsi sul come rendere la
scuola uno spazio aperto, pubblico, libero e democratico, in cui poter crescere senza stereotipi, pregiudizi e paure. Diverse sono state le presenze al seminario, tra cui quella di
Monica Martinelli che con il suo progetto editoriale, e in particolare la collana d albri illustrati
Storie nella storia realizzata in collaborazione con SIS, contribuisce alla costruzione di una narrazione e didattica alternativa a quella tradizionale, grazie anche a collaborazioni con docenti, ricercatrici e ricercatori, educatrici ed educatori.
Per creare uno spazio realmente libero e aperto a un futuro in cui le differenze convivono e si comprendono senza vari
-ismi, occorre tenere in considerazione anche gli strumenti utilizzati nelle aule scolastiche, tra cui i libri. Da qui la centralità di
libri di testo alternativi per
educare al genere, tra cui gli
albi illustrati come scelta educativa e pedagogica nella didattica per la decostruzione di stereotipi di genere e della ciseteronormatività.
Un’educazione che si fa
politica, che non può essere imparziale e neutra dentro un sistema oppressivo e discriminatorio, ma ci richiama sempre come esseri umani responsabili della realtà che ci circonda, della sua evoluzione e delle sue ingiustizie.
Per visualizzare l’intero articolo:
www.novecento.org.