Giro Girotondo, questo è il nostro mondo,
insieme ad abbracciare l’ulivo secolare.
Su in cielo splende il sole nel tempo che ci vuole
Un girotondo nel cortile della scuola, intorno a un ulivo secolare, che ci ha messo molto tempo per diventare così bello e così forte.
Michele ha una disabilità alla gamba e cade. Quando si rialza, il girotondo prosegue più lentamente, perché l’importante non è farlo di fretta ma farlo insieme, con le proprie differenze, fisiche e attitudinali. Mariam ha le piume scure, Marco ha la sindrome di down, Giorgio non sa andare in bicicletta.
Un libricino, che si ispira ad alcuni casi di bullismo emersi in Italia e nel mondo alle cui vittime l’autrice ha dedicato questo lavoro attraverso i nomi dei personaggi. Siamo nati per accoglierci l’un l’altro, e solo facendo le cose uniti, nel tempo che ci vuole per coltivare le relazioni, saremo felici.
Giro Girotondo fa parte della serie «Giorgia e Giorgio», di cui il primo volume,
W i nonni!, è sul tema della Cura.
«Amnesty International Italia sostiene Giro Girotondo per la sua capacità di celebrare, con tenerezza e umorismo, i temi della diversità, dell'empatia e dell'inclusione. Le parole di Cristina Obber accompagnate dalle bellissime illustrazioni di Silvia Vinciguerra riescono a mettere in luce i valori fondamentali dei diritti umani come il rispetto delle diversità, l'amicizia e la cooperazione, incoraggiando i più piccoli a essere orgogliosi di come sono, ognuno unico e speciale con le proprie caratteristiche e abilità.»