Detenute e agenti di polizia penitenziaria per la prima volta raccontano la loro vita, accomunate dall'esperienza di vivere, per motivi diversi, per l'intera giornata o buona parte di questa, all'interno di un istituto carcerario.
Un diario di viaggio tra le carceri di Genova, Milano, Pozzuoli, Roma, Sollicciano, Venezia e Verona degli anni Novanta che non trova paragoni nella letteratura italiana.
L'autrice ha raccolto la voce delle donne che vivono e lavorano all'interno delle carceri: detenute, agenti, volontarie che hanno narrato la vita quotidiana, il lavoro, la discriminazione, le difficoltà, l'amore, la solitudine, l'idea di futuro a partire da una realtà così difficile e dolorosa.
Ne è nato un libro che disegna senza interferenze le parole, i progetti e il cambiamento di queste attrici della scena del carcere, forse l'istituzione più rimossa dalla nostra cultura.
Con postfazione di Lidia Menapace
«Questo libro non solo è una testimonianza,
ma anche un contributo di materiali politici di prim'ordine,
per costruire altri orizzonti e altre prospettive di vita associata»
(LM)
Rassegna Stampa
Di Maria Pia Binazzi,
Detenute e agenti di polizia penitenziaria raccontano,
(Frisson Magazine, 24/01/2022)
La narrativa per i ragazzi racconta la prigionia,
L'orologio dentro alle mura,
(Due Colonne, 16/12/2019)
Guida di geografia editoriale,
Uno stivale di libri per ragazzi,
(Giannino Stoppani Cooperativa sociale, 01/11/2018)
Michele Turazza,
Libri sullo scaffale,
(Polizia e democrazia, 01/03/2018)